Sembra un gesto quasi banale, eppure lavarsi i denti è un rito assai più complesso di quanto si possa pensare.
Alcune delle cose che facciamo per preservare la nostra salute orale dovrebbero essere riconsiderate: bastano poche abitudini sbagliate per causare danni anche significativi.
#1 – Lavare i denti meno di due volte al giorno
Prima di tutto, i denti vanno lavati almeno tre volte al giorno, dopo i pasti principali.
Spazzolare i denti prima di andare a letto è particolarmente importante: non farlo, infatti, favorisce la creazione di un ambiente adatto alla proliferazione dei batteri, che restano nella nostra bocca per tutte le ore del sonno.
#2 – Spazzolare i denti subito dopo mangiato
Un mito da sfatare è che i denti vadano lavati immediatamente dopo i pasti: sarebbe meglio, piuttosto, attendere almeno 30 minuti da quando si è finito di mangiare. Quando mangiamo (specialmente cibi o bevande acidi), infatti, il pH della bocca varia, e può succedere che lo smalto venga (anche se momentaneamente e leggermente) “indebolito”: lavando i denti immediatamente, specie se si usa uno spazzolino con setole non morbide, si rischia di danneggiarlo. Meglio aspettare un po’ e far sì che la bocca abbia il tempo di ripristinare il suo pH naturale!
#3 – Lavare i denti per meno di due minuti
Numerosi test scientifici hanno stabilito che il tempo medio di un’efficace spazzolatura dei denti è di due minuti. Metterci di meno significa lasciare sui denti dei possibili residui di tartaro e cibo o rischiare di macchiarli, senza contare che la fretta spinge ad aumentare la pressione sullo spazzolino per finire prima, rovinando lo smalto.
#4 – Trascurare la lingua
Oltre ai denti, va ricordato, un’altra buona pratica è quella di mantenere pulita anche la lingua, che consigliamo di spazzolare regolarmente e con delicatezza: la sua natura spugnosa, infatti, la porta a trattenere i batteri, che possono causare alito cattivo e altri problemi.
#5 – Spazzolare troppo energicamente
Spazzolare troppo energicamente i denti non è il modo migliore per ottenere una perfetta pulizia dentale: sollecitazioni troppo forti infatti possono irritare le gengive e avere un effetto abrasivo sui denti.
#6 – Sostituire poco lo spazzolino
La maggior parte degli americani cambia il proprio spazzolino solo una o due volte l’anno, ma gli esperti dicono che bisognerebbe farlo ogni tre mesi. Le setole diventano un ambiente poco igienico dopo un certo periodo di tempo, soprattutto se siete stati malati nel frattempo. Ancora più importante, le setole saranno usurate e piegate, il che impedirà loro di entrare nelle gengive e nei piccoli spazi.
#7 – Usare troppo dentifricio
Molte persone pensano che abbondare nell’uso del dentifricio aiuti a pulire meglio i denti: anche in questo caso, si tratta di una falsa credenza.
Non è necessario, infatti, ricoprire l’intero spazzolino creando uno strato spesso: ne basta una quantità piccola, della dimensione di una perla, per essere efficace: usarne in abbondanza non compensa altre eventuali cattive abitudini!
#8 – Risciacquare subito la bocca
Contrariamente a ciò che pensa la maggior parte delle persone, sarebbe meglio non risciacquare i denti subito dopo averli spazzolati. In questo modo, infatti, non si permette al dentifricio di esercitare le sue funzioni benefiche e di ricreare un ambiente ottimale all’interno della bocca. Sarebbe meglio attendere che il fluoro resti sui denti almeno i canonici 30 minuti dopo averli spazzolati, semplicemente sputando via il liquido in eccesso ma senza risciacquare la bocca.
#9 – Non utilizzare il filo interdentale
Anche se gli spazzolini riescono a raggiungere tutte le zone della bocca e dei denti, non riescono comunque a pulire gli spazi interdentali: è necessario quindi non solo lavare i denti, ma passare il filo interdentale tra un dente e l’altro, almeno una volta al giorno. Un altro accessorio molto utile per pulire dove non arriva lo spazzolino è lo scovolino interdentale.
Il presente articolo vuole promuovere la comprensione e la conoscenza di argomenti generali relativi alla salute orale. Non è destinato a sostituire la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un professionista. Chiedi sempre il parere del tuo dentista, o di un operatore sanitario qualificato, per qualsiasi domanda tu possa avere riguardante una condizione medica o un trattamento.